La Russia di Vladimir Putin ha oscurato in via definitiva LinkedIn nei confini della nazione, sancendo la prima fine di un social network a causa di un blocco totale all’interno del Paese. Il blocco è stato perpetuato dalla Roskomnadzor, che è l’autorità che nella nazione si occupa delle telecomunicazioni. Il via libera è stato invece dato dalla corte distrettuale di Mosca, che si è attenuta ad una legge di Luglio 2014.
I cittadini russi adesso non potranno più utilizzare il social network più famoso al mondo per le ricerche di lavoro online e il caricamento del curriculum telematico. Ma perchè LinkedIn è stato bloccato totalmente in Russia? Ebbene, il portavoce di Putin, tale Dmitri Peskov, ha affermato che è tutto secondo legge, e la decisione è stata presa per salvaguardare i dati personali degli utenti risiedenti nella nazione. Alcuni tuttavia già affermano che il motivo sia poter avere un maggior controllo sui dati.
La legge russa riporta che i dati degli utenti devono essere contenuti in dei server che devono essere ubicati nella nazione stessa, cosa a cui la società americana LinkedIn non aveva affatto provveduto. Secondo l’uomo non si tratta quindi di censura. E’ così la fine dell’utilizzo del social per 6 milioni di utenti iscritti in Russia in confronto a quasi mezzo miliardo di iscritti in tutto il mondo. Il social network ha fatto la stessa fine di Pornhub e YouPorn, siti pornografici anch’essi oscurati nello Stato, e adesso le altre aziende dovranno provvedere per i loro server se non vorranno finire così anche loro.