Arriverà entro il 2017 un altro chipset Intel di fascia alta, incentrato sulla tradizionale architettura a 14 nanometri? La risposta sembra essere positiva, secondo le ultime indiscrezioni che vedono in Intel Coffee Lake il set di processori successore dell’apprezzato Kaby Lake, rispetto al quale prometterà un aumento del 15% di prestazioni.
Intel Coffee Lake, a sorpresa, non sarà una serie di processori incentrata su un nuovo processo produttivo a 10 nanometri, bensì continuerà sulla scia dei 14 nm, strategia finora perseguita dal chipmaker con una certa assiduità. Il motivo di questa scelta è stato spiegato da un recente commento di Intel, che afferma: “Siamo circa tre anni avanti rispetto alla concorrenza, perciò possiamo permetterci di realizzare i Coffee Lake di ottava generazione a 14 nanometri, rimandando la nuova architettura al 2018″.
Nessuna fretta, quindi, per quanto riguarda l’immissione sul mercato di Cannonlake, preferendo aggiungere ai Core di ottava generazione un nuovo step di ottimizzazione che porterà le CPU a rinnovarsi e ad essere sfruttate al massimo sugli ultrabook, soprattutto nel caso in cui si tratti di hardware serie U e Y. La promozione di Intel Coffee Lake non influirà comunque negativamente sull’avanzamento dell’architettura Xeon, per la quale applicare il processo produttivo a 10 nanometri sarebbe senz’altro un enorme vantaggio per il mondo server.
La casa di Santa Clara cercherà inoltre di migliorare il settore automotive, Internet of Things e Intelligenza Artificiale facendo uso dei suoi nuovi chipset top di gamma, ponendo anche particolare attenzione nel mondo del cloud computing, che ora come non mai si rivela ricco di risorse e potenziale da sviluppare in futuro.