Google è all’opera su un nuovo progetto che si promette di rendere il Web più fruibile da parte di chi ha connessioni mobile limitate, intervenendo direttamente sul peso delle ormai celebri immagini JPEG, riducendone l’impatto sul nostro traffico residuo da smartphone o tablet. Questo tentativo, certamente non nuovo a molti colossi del mondo digitale, prende il nome di Google Guetzli e si basa sul presupposto per cui è possibile intervenire sulle dimensioni dell’immagine riducendo del 35% la quantità di dati necessaria per visualizzarla in maniera più che leggibile, senza evidenti perdite di qualità.
Google Guetzli può essere considerato l’erede del progetto WebP, altra strategia Google impostata sulla riduzione del peso delle immagini di ampio peso che inevitabilmente ognuno di noi incontra durante la navigazione online. L’idea alla base di questo “trucco” consiste nel mantenere il formato JPEG come standard, modificandone però le impostazioni in modo che l’occhio umano non percepisca l’insignificante perdita di qualità dell’immagine principale, salvando comunque una buona percentuale di traffico.
Questo è un concept particolarmente importante per il web moderno, essendo il peso di una singola pagina passato da 1 MB a 2,5 MB in termini di immagini negli ultimi cinque anni. Google Guetzli applica i propri algoritmi di compressione ripromettendosi di applicare due principi base del rendering delle immagini JPEG: la quantizzazione dell’immagine, che presiede ai colori che verranno mantenuti e a quelli che verranno estromessi per consentire un buon compromesso tra qualità e peso; e un nuovo modello matematico di modellazione della percezione dell’immagine da parte dell’utente.
Google Guetzli è stato rilasciato come software open source, aperto a miglioramenti da parte della community GitHub. Dimostrando di battere sul campo anche il progetto Mozjpeg offrendo standard di compressione superiori dal 29 al 45 percento, ci sono buone probabilità che Guetzli diventi uno standard applicato a livello universale nei prossimi anni.