Google Fuchsia non è sicuramente un nome che suonerà nuovo a chi è appassionato alle novità della casa di Mountain View. Dopo aver lanciato le prime news abbastanza “misteriosamente” durante lo scorso Agosto, sul sistema operativo Google per smartphone proposto come alternativa ad Android non è stato rivelato molto altro. Ora, a distanza di mesi, Fuchsia torna alla ribalta, diventando ufficialmente il terzo sistema operativo ufficiale di Big G.
Nonostante l’iniziativa sia sempre firmata Google, Google Fuchsia apparentemente condividerà poco con il celebre Android e il meno popolare Chrome OS. E’ un sistema dotato di un proprio micro-kernel, finora non utilizzato in altre applicazioni, chiamato Magenta (da cui deriva il nome del progetto Fuchsia). Secondo quanto traspare dalle licenze per la distribuzione, inoltre, i parametri per l’attribuzione software sono diversi da quelli Android: troviamo infatti i nomi di MIT, Apache 2.0 e BSD 3.
A chi è diretto Google Fuchsia? Si tratta di un sistema operativo molto snello e veloce, capace di adattarsi alle performance del dispositivo. Il target sembrerebbe quindi essere il mondo degli smartphone e dei dispositivi portatili che vanno dalla fascia media a quella alta; l’interfaccia grafica sembra inoltre essere particolarmente innovativa in quanto scritta tramite le API Vulkan, protagoniste di una recente “rivoluzione” in ambito multimedia e gaming.
Google Fuchsia potrà inoltre usufruire facilmente di applicazioni scritte in un linguaggio particolare, e forse ignoto ai più: si tratta di Dart, ed è capace di ottimizzare la fluidità delle app fino a toccare punte di 120 frame al secondo, una cifra veramente elevata per app mobile di qualsiasi OS attuale.
Rimane comunque da stabilire come Google deciderà di implementare la compatibilità con il software Android, dal momento che si tratta dell’OS con la maggiore quota di utenza al mondo. Le informazioni più utili a riguardo verranno sicuramente rivelate al pubblico durante Google I/O 2017, l’evento ufficiale in cui potremo scoprire le potenzialità di Fuchsia e la sua roadmap futura.