Microsoft Hololens 2, il successore del visore per realtà virtuale top di gamma che ha riscosso un discreto successo soprattutto in ambito gaming e turismo virtuale in 3D, sarà qualcosa di più che un “semplice headset VR”, secondo le ultime news ufficiali rilasciate dalla casa di Redmond.
E’ in arrivo infatti un accessorio che incorporerà un componente hardware inaspettato: un co-processore con potenzialità AI in grado di elaborare i dati in computer vision direttamente sul visore, evitando i tempi di latenza dell’elaborazione su cloud. Questo renderà Microsoft Hololens 2 particolarmente veloce ed accessibile nelle sue funzioni ovunque l’utente si trovi, sia online che offline.
Microsoft Hololens 2 si propone quindi di evitare il passaggio dei dati attraverso server remoti specializzati, oppure soluzioni più dispendiose e complesse da adattare allo scopo del visore VR e AR, come i chip con gate riprogrammabili, che comporterebbero più lag rispetto ad una soluzione già integrata nel visore.
Per la seconda generazione di Hololens, Microsoft ha affermato che il co-processore con intelligenza artificiale incorporata verrà costruito direttamente all’interno della HPU (Holographic Processing Unit), che permette il riconoscimento e l’elaborazione dei dati relativi alla visione di ambientazioni e oggetti. Il chip sarà attivo a 360°, e riconoscerà informazioni provenienti da tutti i sensori di movimento installati su Microsoft Hololens 2.
Tra di essi, la HPU analizzerà in particolare i dati provenienti dai sensori di head tracking (rilevamento dei movimenti della testa) e delle camere infrarosse installate, grazie ad algoritmi di deep learning. Al momento Microsoft non si è sbilanciata in merito alla data di debutto della next-gen di Hololens, tuttavia si può stimare che il nuovo visore potrà vedere la luce verso il 2019, quando la competizione alla migliore AI per realtà virtuale entrerà in una fase ancora più avanzata.