Dopo i risultati dello scorso trimestre, in cui Twitter segnalava un netto guadagno, è giunta proprio adesso la notizia relativa al periodo in corso. Da quanto emerge, non vi sarebbe stata crescita nel numero di utenti attivi sul social network nel periodo di riferimento. Questa notizia ha sicuramente lasciato a bocca aperta tutti gli investitori, ma ha anche portato con sé una conseguenza non di poco conto. Ci stiamo riferendo al repentino crollo delle azioni di Twitter che hanno subìto immediatamente un calo pari al 10%. Gli utenti attivi che erano stati annunciati lo scorso trimestre erano 328 milioni. Lo stesso numero del primo trimestre ma con un incremento rispetto al 2016 del 5%. Cosa che non è accaduta adesso.
Il calo per il colosso Twitter ha riguardato anche gli Stati Uniti, uno dei suoi mercati migliori. Qui, infatti, gli utenti attivi sono 68 milioni, contro i 70 milioni del trimestre precedente. E tutto questo avviene mentre il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è uno dei maggiori utilizzatori con la pubblicazione di diversi tweet ogni giorno. In una situazione di questo tipo, i ricavi pubblicitari della piattaforma, annunciati in 489 milioni di dollari, sono destinati ad una perdita di almeno l’8%. Anche il fatturato è sceso, assestandosi sui 574 milioni di dollari in questo trimestre.
L’unico dato che ha mostrato un incremento è di certo un aspetto indesiderato. Sembra, infatti, che esso vada a toccare la perdita netta per Twitter. In termini economici stiamo parlando di una cifra pari a 116,5 milioni di dollari. Molto più elevata rispetto ai 107,2 milioni dello scorso anno. Non parliamo, poi, del grande divario che si sta creando con la concorrenza, primo fra tutti Facebook. Il divario, in questo caso, è enorme se pensiamo che quest’ultimo conta oltre 2 miliardi di utenti attivi al mese. Non vi è dubbio che in Twitter si stiano impegnando per risolvere la situazione ed attrarre a sé nuovi utenti, ma non sappiamo se questo sarà possibile. A questo punto non ci rimane che attendere la pubblicazione dei prossimi dati per vedere un eventuale cambiamento in positivo.