La data di debutto di Xbox One X, la potente console Microsoft che raccoglie l’eredità di One, è sempre più vicina. Tra i principali punti di forza del nuovo game system, come i più informati sapranno, troviamo il supporto al 4K nativo e all’HDR per i nuovi titoli; tuttavia la casa di Redmond ha recentemente colto l’occasione per puntualizzare che anche i giochi a risoluzione minore funzioneranno comunque meglio sulla nuova console, senza disporre necessariamente di uno schermo compatibile con gli standard 4K.
Microsoft ha infatti intenzione di sviluppare al massimo “Xbox One X Enhanced”, una certificazione applicata a tutti i giochi su cui è stato ottimizzato il comparto grafico per rendere al massimo su TV non 4K, con un frame rate e una qualità immagine tuttavia superiore rispetto ai classici standard 1080p. Al cuore di questo nuovo paradigma, c’è la tecnica del “supersampling”, un artificio di certo noto a chi è esperto di grafica.
Il supersampling permette di scalare tutti i dati che compongono un’immagine in risoluzione 4K per adattarsi al meglio ad uno schermo 1080p; in questo modo tutti i gamer Xbox One X potranno fare esperienza di giochi con texture evolute e un frame rate più fluido. I primi titoli compatibili con la nuova Enhanced mode sono già in fase di sviluppo, e tra questi figura anche l’acclamato Rise of The Tomb Raider, che conterrà opzioni per una modalità 4K nativa e un 1080p supersampled di alta qualità.
Microsoft ha infine annunciato che le capacità hardware di Xbox One X permetteranno di ridurre in maniera sensibile (fino al 50%) i tempi di caricamento dei nuovi titoli, sia per i giocatori con schermi 4K che 1080p. Un trattamento che possiamo quindi definire “equo” per tutti i futuri gamer che non vedono l’ora di testare la nuova console Microsoft, in arrivo il prossimo 11 novembre.