Chi non conosce, ad oggi, WhatsApp? La famosissima applicazione per la messaggistica istantanea è utilizzata da milioni di utenti ogni giorno. Risulta essere tra le più conosciute e non a caso è stata, negli ultimi periodi, soggetta a diversi aggiornamenti ed anche, purtroppo, numerosi attacchi e truffe. In un contesto come questo, solo giovedì scorso, WhatsApp aveva lanciato un aggiornamento importante riguardante la versione beta dell’App su Windows Phone. Si trattava di un’operazione abbastanza rilevante dal momento che apportava alcune funzionalità nuove di zecca e dall’aspetto interessante. Tra queste, l’aggiornamento alla versione 2.17.342.0 includeva una funzionalità con la quale, chiunque fosse coinvolto in una chat di gruppo poteva interagire in privato con uno degli interlocutori.
Si trattava di una vera e propria innovazione, dal momento che questa possibilità non riguarda ancora né Android né iOS, ma soltanto la versione web di Windows 10. Fin qui, nulla di anomalo. Il problema, se così possiamo chiamarlo, nasce il giorno dopo. Venerdì, infatti, WhatsApp lancia l’aggiornamento alla versione 2.17.344 con cui questa funzionalità viene completamente eliminata. D’altra parte non è stata fornita alcuna motivazione per questo repentino cambiamento, almeno fino a questo momento! Se la possibilità di poter rispondere privatamente ad un membro di una chat di gruppo è stata eliminata, alcune delle innovazioni apportate dall’aggiornamento in questione sono comunque state mantenute.
Ci riferiamo, ad esempio, ad uno stile migliorato per la schermata delle chiamate, alla possibilità di passare velocemente da una chiamata audio ad una videochiamata e le nuove impostazioni per le chat di gruppo. In particolare, per quest’ultima introduzione, da questo momento in avanti tutti gli amministratori di un gruppo possono modificare tanto gli argomenti che le icone del gruppo stesso. E’ consentito anche bloccare alcuni messaggi o disabilitare in maniera definitiva la chat. Non vi sono, per il momento, informazioni sul momento in cui la funzionalità bloccata potrebbe tornare su Windows Phone e, magari, su Android e iOS. Bisognerebbe, comunque, capire cosa ha spinto WhatsApp ad una decisione simile! Non ci rimane che attendere!