A qualche settimana dall’arrivo della prima Developer Preview per Android P, Google ha in serbo alcune notizie spiacevoli sia per alcuni utenti che per i creatori di app veri e propri. La nuova iterazione dell’OS, infatti, potrebbe non supportare le applicazioni create con il layer API dedicato ad Android 4.1 Jelly Bean e precedenti, il che significa che buona parte del software oggi in uso su Android non risulterebbe compatibile con P.
Si tratta di una scelta conseguente all’annuncio di Google dello scorso Dicembre, secondo il quale le app del Play Store dovranno essere compatibili con un layer API non più vecchio di un anno rispetto a quello della release corrente (quindi, attualmente, Android Oreo). A partire da Android P, sarà presente una particolare stringa di codice a cui prestare attenzione, ovvero “MIN_SUPPORTED_TARGET_SDK_INT”, che verificherà se le app da installare e utilizzare raggiungano i requisiti minimi a livello di compatibilità API.
Al momento, per Android P, il layer API minimo è v17, il che significa che tutte le app studiate per Android 4.2 e versioni superiori possono essere tranquillamente eseguite. La prima Developer Preview ci mostra inoltre come venga bloccata sul nascere l’esecuzione di app obsolete: durante il lancio, ci verrà mostrato una finestra (“Bootlog Update”) in cui si avverte l’utente dell’assenza di supporto per app “vecchie”.
Una notizia di rilievo, quindi, sia per gli utenti, magari affezionati ad app che potrebbero non rivelarsi compatibili con Android 9.0, che per i developer, i quali dovranno ricorrere a diversi artifici lato software per estendere la longevità delle app in vista degli update futuri: come reagirà il popolo Android a questa novità?