Il 2018 si sta rivelando un anno estremamente innovativo per TSMC, che spronata dall’incessante competizione con Samsung è riuscita a “sfornare” i chipset costruiti con architettura 7 nanometri in tempi record rispetto a quanto previsto sulla roadmap di sviluppo. Questo successo della casa taiwanese è confermato dall’imminente arrivo di Apple A12, il processore che darà vita alla prossima serie di iPhone, ancora tutta da svelare.
Apple A12, come confermato dalla stessa chipmaker, è uno dei “cavalli di battaglia” della sua intera produzione di quest’anno, che senza dubbio darà un incentivo in più a TSMC per concentrarsi al massimo nel porre le basi di quella che sarà l’architettura chipset di prossima generazione: i 5 nanometri.
Nonostante il ruolo di primo piano che Apple A12 avrà nella crescita di TSMC, va comunque ricordato che la fortuna del brand è legata anche alla fiducia che Nvidia, AMD e Qualcomm e diverse altre compagnie stanno dimostrando nei suoi riguardi, piazzando ordini abbastanza cospicui per i chipset 7 nanometri; richieste che verranno presumibilmente soddisfatte a partire dal 2019.
Tali ordini saranno destinati a coprire la crescente richiesta di CPU, GPU e chipset per intelligenza artificiale, tutti componenti declinati in chiave 7 nanometri grazie agli oltre 50 chip design su cui TSMC si baserà per avviare la produzione. Prima di concentrarsi sull’arrivo dei componenti costruiti con processo produttivo 5 nanometri.
Questa ultima fase, che verrà pianificata durante il primo semestre del 2019, e verrà avviata a partire dall’estate dello stesso anno, riuscirà a portare TSMC un passo avanti rispetto a Samsung, oppure il gigante coreano troverà un modo per essere ancora più all’avanguardia e in anticipo sui tempi?