Hanno spopolato in una maniera esorbitante in America e sono arrivati anche in Italia: saranno gli smart speaker, tradotti come altoparlanti intelligenti, il futuro della tecnologia? Molti credono di sì, altri li definiscono una moda passeggera o un prodotto per pochi. Fatto sta che questi dispositivi permettono alla tecnologia di entrare nella vita quotidiana degli esseri umani molto più facilmente.
Ciò accade nonostante quelli sbarcati sul territorio italiano siano ancora pochi e l’intelligenza artificiale alla base degli assistenti virtuali che li animano non sia ancora estremamente avanzata. O perlomeno non a tal punto da ragionare come un essere umano. Grazie a prodotti finiti come Google Home, Amazon Alexa degli Echo e Siri di Apple però, si sono raggiunti risultati giganteschi.
Secondo molti dei migliori esperti questi dispositivi avranno un ruolo chiave nel futuro della tecnologia e fra non molto la ricerca vocale e l’interazione con i dispositivi tecnologici tramite voce sarà la norma. A contribuire ci saranno anche le reti 5G, che faranno crescere a dismisura la domotica, Internet delle Cose (IoT) e il numero di dispositivi connessi. Ma quali sono i migliori smart speaker e cosa sono di preciso questi altoparlanti? E’ quello che stiamo per farvi scoprire, ovviamente se siete pronti ad entrare nel futuro!
Sommario
I migliori smart speaker con supporto all’italiano
Amazon Echo Dot
Amazon Echo Dot è il vero e proprio best seller del settore degli smart speaker e il motivo non è difficile da comprendere. Dovete sapere che per avere tutta l’intelligenza dell’assistente virtuale Alexa di Amazon non è necessario acquistare gli smart speaker più costosi: basta anche il più economico che è proprio Echo Dot. Non avrete la qualità e la potenza dell’audio presente sui modelli dai prezzi più alti, ma Alexa sarà esattamente la stessa, con tutte le sue funzioni, le sue skill e la sua app.
L’altoparlante può controllare senza problemi la domotica di tutta la casa, cercare info su internet, mettere musica e così via. Echo Dot è uno smart speaker molto compatto che con il suo design sobrio ma elegante sta bene in ogni ambiente senza sfigurare. Vanta un driver da 41 mm e a differenza di Google Home Mini che è il diretto concorrente sulla stessa fascia di prezzo ha anche un ingresso audio da 3,5 mm per connettere altoparlanti esterni (altrimenti si può utilizzare il Bluetooth).
E’ compatibile con il WiFi dual band (quindi anche frequenza a 5 GHz) ed è gestibile da Android, iOS e Fire OS. Pesa 300 grammi, ha un anello LED che si attiva quando si chiede l’aiuto dell’assistente vocale e dei tasti sulla parte posteriore che servono per regolare il volume, disattivare i microfoni e gestire gli input vocali. Spesso Amazon lancia delle offerte molto interessanti per questo modello, per cui potreste trovarlo in promozione a prezzi molto bassi.
Google Home e Home Mini
Al momento Google Home e Home Mini sono gli unici 2 smart speaker disponibili in Italia con Google Assistant. Sono i primi altoparlanti smart ad essere arrivati nel nostro Paese ed hanno anche prezzi molto concorrenziali, specie la versione Mini che è ormai acquistabile a meno di 40 euro. Partendo da Google Home standard, si presenta con un design adatto praticamente a qualsiasi stanza, universale ma raffinato.
Ha ben 3 altoparlanti al suo interno ed è davvero molto potente. Ha anche una zona touch per controllare la riproduzione musicale e il volume. Recepisce la voce anche a diversi metri di distanza e risponde sempre velocemente con un feedback acustico e attivando i suoi LED sulla parte superiore. Stesso discorso vale per le situazioni rumorose e diverse voci (tra l’altro può riconoscere quale utente sta parlando in base alla voce).
Oltre ad un design più compatto e con un diverso livello di cura estetica, l’unica differenza tra le caratteristiche degli smart speaker Google Home e Home Mini è la qualità audio. Mentre il primo è in grado di sonorizzare bene anche una stanza di grandi dimensioni, il secondo è meno potente ed è più adatto per stanze piccole o medie. L’app per configurarli è disponibile sia per Android che per iOS.
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Sonos One Generazione 2
Grazie a una collaborazione con Amazon, anche Sonos è riuscita a rilasciare uno smart speaker. Non ve lo aspettavate da un’azienda diversa da Google e Amazon, vero? Offre qualcosa di davvero sensazionale in termini di resa audio e di qualità costruttiva. Non è il più bello in assoluto, ma è resistente all’umidità e quindi è durevole anche se usato in bagno o comunque in stanze molto umide.
Davvero ottimo il suono, che esce da 2 amplificatori di classe D, un tweeter e un woofer. Per la musica è davvero un toccasana, anche se siamo lontani dai modelli per gli audiofili come quelli di Bose. Si può però accoppiare ad altri altoparlanti (non smart) di Sonos per riprodurre la stessa musica in più stanze. Di elevata qualità anche il riconoscimento vocale grazie a 6 microfoni e a un algoritmo di cancellazione del rumore.
Se configurato con iPhone e iPad può anche mappare le stanze per capire come calibrare il suono al fine di ottenere la massima resa. Ha comandi touch ma non ha il Bluetooth: si può collegare solo alla rete domestica tramite WiFi o cavo Ethernet, e per configurarlo bisogna essere connessi con lo smartphone alla stessa rete. Ad animarlo c’è, ovviamente, Alexa, ma lo smart speaker è compatibile anche con Google Assistant e Apple AirPlay.
Amazon Echo Plus
Lo smart speaker più innovativo e stupefacente, se escludiamo gli smart display di cui vi parleremo più avanti in questa guida, è sicuramente Amazon Echo Plus di seconda generazione tra quelli disponibili in territorio italiano. A parte il display ha tutte le funzioni degli altri Echo, e ne aggiunge anche di altre ancora più importanti. Integra infatti un hub ZigBee che gli altri modelli non hanno. Questo hub rende ancora più semplice ed immediata il collegamento e l’interazione con i dispositivi smart home, perchè vi si può connettere direttamente e senza necessità di hub esterni.
Inoltre ha un sensore di temperatura, anch’esso non presente sugli altri Echo. Quindi funge anche da termometro. Poi, ha la qualità audio migliore della gamma grazie a un potentissimo woofer da 76 mm e un tweeter da 20 mm con tanto di processore Dolby. Riesce a riempire tranquillamente grandi stanze con un audio corposo e dalle frequenze incredibilmente nitide, sia alte che basse, con medi che rasentano la perfezione.
Ha dei tasti fisici ed oltre al WiFi anche il Bluetooth. Il suo rivestimento in tessuto vanta alta qualità e raffinatezza. Ci sono anche la bellezza di 7 microfoni con tecnologia beamforming che localizza la voce in modo preciso e tecnologia di cancellazione del rumore. Riesce a percepire la voce anche a distanze importanti e durante la riproduzione musicale ad alto volume.
L’audio può uscire ed essere riprodotto da questo smart speaker anche su altri impianti (così come questo device può fare da altoparlante per altri dispositivi) e casse, sia tramite Bluetooth che via cavo jack da 3,5 mm. L’audio molto avvolgente giustifica in pieno il prezzo più alto.
Amazon Echo Show e Google Nest Hub: gli smart display
Oltre agli smart speaker, esistono anche gli smart display. E sono esattamente ciò che probabilmente state immaginando: degli altoparlanti intelligenti, ma dotati anche di uno schermo a colori. Come è facile pensare, il loro prezzo è più alto rispetto ai normali altoparlanti.
Tuttavia la presenza di un display sblocca delle funzioni molto utili e permette di guardare con gli occhi molte delle risposte fornite dall’assistente virtuale. Con uno schermo è possibile, ad esempio, vedere video, oppure leggere testi. E dato che questi dispositivi hanno solitamente una telecamera, possono essere anche utilizzati per le video chiamate. Gli smart display disponibili in Italia sono quelli della serie Amazon Echo Show e Google Nest Hub.
Se vi interessa un minimo avere le suddette funzioni presenti grazie allo schermo, sappiate che abbiamo realizzato una guida all’acquisto separata dedicata proprio a questi dispositivi, e questo è il motivo per cui non li abbiamo proposti in questa guida. Vi invitiamo quindi a consultare anche la guida con la top 5 migliori smart display con Alexa e Google Assistant.
Cos’è uno smart speaker?
Molti sentono parlare di smart speaker ma non è facile solamente guardandoli capire cosa sono. Sono molto simili esteticamente agli altoparlanti wireless più comunemente conosciuti come casse Bluetooth, ma in realtà sono molto di più.
Si tratta di altoparlanti con microfono integrato che al loro interno hanno anche un’assistente virtuale integrato basato sull’intelligenza artificiale. Si alimentano tramite corrente, ne si può fare la configurazione tramite una app per smartphone e si possono connettere tranquillamente anche ad internet utilizzando la rete WiFi domestica. I più famosi sono i Google Home, gli Amazon Echo e Apple HomePod.
Ma sul mercato globale di questi speakers si stanno affacciando anche altre case produttrici, tra cui Samsung, Huawei, Lenovo e Xiaomi. E’ possibile interagire con gli smart speaker tramite comandi vocali, semplicemente chiamando per nome il loro assistente vocale integrato e poi pronunciando la domanda da fare.
A cosa servono gli smart speaker?
Utilizzando uno smart speaker si possono fare davvero tante cose. Iniziamo riportandovi alcuni esempi. Tra le funzioni basilari, c’è la riproduzione musicale. Basta chiedergli a voce di riprodurre un determinato brano, disco o qualunque altra cosa: l’altoparlante, essendo connesso a internet, è in grado di accedere alla libreria di servizi di streaming come Spotify e riprodurre ciò che è stato chiesto.
Gli si può anche chiedere che tempo fa, di aggiungere qualcosa alla nostra lista della spesa, di dare informazioni a proposito di un determinato argomento oppure di comunicare le ultime news. Possono addirittura prenotare, acquistare online collegandosi agli account su siti di e-commerce, calcolare distanze e comunicare con le applicazioni.
Con loro si possono tranquillamente intrattenere dialoghi per sapere e fare tantissime cose. E le funzioni possono migliorare ulteriormente servendosi di app come IFTTT in grado di impostare specifici trigger per rendere più sofisticate le operazioni aprendo nuovi orizzonti.
Ma uno smart speaker può anche fare molto più di queste operazioni che vengono effettuate solamente sfruttando la connessione ad internet. Gli smart speaker possono interagire con gli oggetti della vostra casa: continuate con il prossimo paragrafo per scoprire cosa possono fare in questo senso e come lo fanno.
Altoparlanti intelligenti e domotica: le implicazioni nel mondo smart home
Ad uno smart speaker è possibile far controllare gli oggetti della nostra casa: può quindi fungere da vero e proprio hub per la domotica. Quando tornate a casa ed avete bisogno di accendere la luce oppure quando vi mettete a letto e volete spegnerla, basta comunicarlo allo smart speaker a voce e lui può accendere o spegnere le luci per voi.
Può inoltre attivare e disattivare prese di corrente spegnendo i dispositivi ad esse collegate a vostro piacimento. Può regolare il termostato, abbassare le tapparelle, impostare timer e tanto altro. Affinchè possa interagire con la vostra casa però, c’è bisogno di acquistare i dispositivi smart home adatti. Ad esempio, se volete che accenda e spenga le luci, dovete acquistare lampadine smart che supportino il collegamento con gli smart speaker, come le Philips Hue o le Xiaomi Yeelight.
Oppure veri e propri impianti elettrici avanzati. Fortunatamente, di dispositivi per “domotizzare” la casa ce ne sono tanti e molti di essi non sono nemmeno costosi. Un esempio perfetto è proprio quello delle lampadine intelligenti, che si trovano anche a pochi euro. Con la tecnologia di oggi, quello che una volta era lusso non è nemmeno più costoso.
Quali sono gli assistenti virtuali in italiano?
Un importante limite che ha frenato la diffusione degli smart speaker nel mondo e mette i bastoni tra le ruote ai produttori cinesi è proprio l’assistente virtuale al loro interno, insieme alle lingue da esso supportate.
Sviluppare un assistente virtuale per smart speaker non è cosa da molti: solo alcune delle più grandi aziende sul panorama tecnologico mondiale ci sono riuscite in maniera esaustiva, perchè l’intelligenza artificiale al giorno d’oggi non è ad alti livelli ed è una delle sfide più ardue per la tecnologia attuale.
La situazione peggiora ulteriormente quando si parla dell’italiano, dato che tradurre un assistente virtuale basato su AI dall’inglese è un’impresa altrettanto ardua. Gli assistenti più completi che dominano il mercato attuale sono 3:
- Amazon Alexa: lo troviamo a bordo dei numerosi smart speaker della gamm Amazon Echo.
- Google Assistant: è presente sui Google Home (e del più economico Home Mini) e sui dispositivi Android.
- Siri: è a bordo di HomePod di Apple ed è anche sui dispositivi iOS come iPhone e iPad.
Di questi al momento solo i primi 2 sono arrivati anche sugli smart speaker in Italia, mentre Apple deve ancora lanciare il suo HomePod con Siri in italiano nella penisola.
Amazon Alexa vs Google Assistant vs Apple Siri: la battaglia tra Echo e Google Home
Esclusi per il momento gli HomePod e Siri (dato che Siri non supporta ancora l’italiano), restano Alexa e Google Assistant. La prima parola magica per decretare il migliore di questi 2 è compatibilità. A seconda delle attività che svolgete di solito col vostro PC e smartphone, può convenirvi più uno speaker smart con Google Assistant come Google Home, oppure uno con Alexa come gli Amazon Echo.
Se utilizzate moltissimo i servizi e i prodotti Google come Google Play, Maps e Chromecast, e se volete usare lo smart speaker perlopiù per fare ricerche di carattere generale e informativo sul web, allora Google Assistant può convenirvi di più. Inoltre l’assistente di Google è in grado di intrattenere conversazioni più naturali grazie ad un’intelligenza un po’ più avanzata. Ed è anche in grado di ascoltare meglio la voce dell’utente sia isolando le interferenze che riconoscendo più tipi di frasi.
Se invece il vostro interesse è più focalizzato sullo shopping e sui servizi Amazon come Prime Video, Music, Kindle, Audible e Fire Stick, allora Alexa potrebbe essere la scelta migliore. Inoltre Alexa è più avanzato per quanto riguarda la gestione dei dispositivi smart home. Grazie alle skills impostabili all’interno delle applicazioni Alexa, realizzate anche da sviluppatori di terze parti, possiamo controllare la nostra casa nei modi più disparati.
Per non parlare di feature come Routine per impostare un determinato pattern di azioni con un singolo comando (ad esempio spegnere la luce, alzare la temperatura del termostato e disattivare prese elettriche quando l’utente dice “buonanotte”). Anche Google Assistant si serve di qualcosa di simile: le Actions per personalizzare il controllo delle applicazioni in modo capillare, ma nella domotica è palese la superiorità di Alexa.
Mentre cercate di capire che tipo di utente siete, non vi resta che conoscere i migliori smart speaker sul mercato attuale attraverso la nostra selezione nei paragrafi precedenti. Non ce ne sono molti, ma aumenteranno senza dubbio nei prossimi anni, così come aumenteranno e miglioreranno a dismisura le funzioni degli assistenti virtuali sui modelli attuali!
Altro
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