Non avere più bisogno di power bank e di ricaricare lo smartphone frequentemente è il sogno di molti e potrebbe finalmente diventare realtà nei prossimi anni. Una nuova ricerca potrebbe porre infatti rimedio a quello che consideriamo il principale punto debole dei telefoni cellulari odierni: l’autonomia. I ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della NASA provenienti dall’Istituto di Tecnologia della California (Caltech), tra cui il premio Nobel per la chimica Robert Grubbs, sono arrivati alla conclusione che le batterie al fluoruro potrebbero essere la soluzione.
Stando alla ricerca, questo tipo di batteria, rispetto a quelle al litio attuali, potrebbe durare fino a 8 volte di più, e quindi si potrebbe arrivare fino a 2 settimane di autonomia. Non è la prima volta che si prendono in considerazione le batterie al fluoruro per l’alimentazione: successe già negli anni ’70, ma l’idea fu presto accantonata a causa del fatto che il fluoruro era una sostanza troppo reattiva e corrosiva.
Adesso però, la ricerca del Caltech ha portato a comprendere come far lavorare le batterie al fluoruro a temperatura ambiente con componenti liquidi, al fine di rendere quelle sue pericolose proprietà innocue. La ricerca è però ancora in fase embrionale e quindi non aspettatevi batterie al fluoruro su smartphone che arriveranno in un futuro prossimo. Se tutto andrà bene, dovremo aspettare almeno qualche anno.
fonte: Caltech