Quello attuale è sicuramente un momento abbastanza difficile in casa Apple! Le vendite dei suoi prodotti, infatti, sono drasticamente diminuite soprattutto sul mercato cinese dove gli statunitensi hanno subìto un brusco calo. E come se non bastasse, anche le classifiche generali sull’innovazione dei propri prodotti lasciano nettamente a desiderare! Ebbene, in un momento come questo è giunta voce di un possibile e netto cambio di rotta in casa Apple.
Secondo quanto trapelato, a partire dal 2020, i nuovi MacBook abbandoneranno i processori Intel e si affideranno a quelli ARM. Risulta importante ribadire che questa notizia non è trapelata direttamente da Apple bensì da Intel e dagli sviluppatori di Apple a cui la notizia, evidentemente, preoccupa non poco.
Il passaggio ai processori ARM per i MacBook significherebbe la necessità per Apple di sviluppare applicazioni e aggiornamenti sia per i macOS Intel che per quelli che arriveranno, invece, con i nuovi chipset. Una mole di lavoro in più per tutti gli sviluppatori che si potrebbe tradurre inevitabilmente in un maggior intervallo di tempo tra un aggiornamento e l’altro con possibili ritardi nella creazione delle applicazioni.
Dall’altro lato, però, emerge anche che Apple avrebbe già una soluzione a questo eventuale problema che potrebbe portare, tra l’altro, più danni che benefici all’azienda americana. In cosa consisterebbe questa soluzione? In parole povere si tratterebbe di rendere le app compatibili in maniera universale agli iPhone, agli iPad e ai MacBook.
Le applicazioni, dunque, potranno essere eseguite allo stesso modo indipendentemente dal dispositivo di cui si dispone e, di conseguenza, anche aggiornarle sarà molto più semplice e veloce. In questo modo, infatti, sia i MacBook più recenti con ARM che quelli più datati con processore Intel potranno eseguire le medesime applicazioni. Vedremo cosa accadrà in futuro!