Dal 2017 va avanti un’aspra battaglia legale tra Apple e Qualcomm in merito alla violazione di brevetti e al mancato pagamento delle licenze da parte del colosso di Cupertino nei confronti del chipmaker di San Diego. Si è appena conclusa un’importante battaglia di questa guerra in tribunale, e anche se non si tratta di quella definitiva, stavolta a trionfare è stata Qualcomm. Il processo che ha portato al verdetto in favore del produttore di processori e altro hardware per dispositivi mobili è durato due settimane e si è concluso con un verdetto arrivato venerdì.
La sentenza definitiva verrà invece emessa il 15 Aprile. Secondo il verdetto, Apple deve ben 31 milioni di dollari a Qualcomm per la violazione di brevetti. Il chipmaker, i cui processori alimentano il 65% dei dispositivi Android, sosteneva che la mela avrebbe dovuto sborsargli 1,41 dollari per ogni dispositivo mobile venduto. Il motivo? L’utilizzo da parte di Apple di ben 3 brevetti su iPhone 7, 7 Plus, 8, 8 Plus e X senza licenza per farlo.
I brevetti riguardano una tecnologia che permette agli smartphone di connettersi alla rete in modo rapido e di aumentare l’autonomia della batteria. Qualcomm ha esultato alla sentenza dichiarando che è grazie alle sue tecnologie se la mela ha conquistato il mercato. Il colosso di Cupertino sostiene invece che il chipmaker sta mettendo in atto la sua campagna per la violazione dei brevetti per distrarre il pubblico da problemi ben più importanti riguardanti pratiche commerciali scorrette in tutto il mondo.