Ciò che sta succedendo negli Stati Uniti tra Google e Huawei sta tenendo con il fiato sospeso tutti i possessori di questi smartphone cinesi che, nell’ultimo fine settimana, hanno assistito ad una vera e propria battaglia. A seguito di un ordine impartito direttamente dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Big G ha tolto la licenza Android a Huawei gettando nel panico il settore.
Fino a ieri, il colosso americano aveva ribadito come esclusivamente gli smartphone già sul mercato avrebbero potuto ancora accedere ai servizi Google senza, però, ricevere più gli aggiornamenti di sistema. Nelle ultime ore, però, sembra essere giunta una proroga di 90 giorni direttamente dal Dipartimento del Commercio degli USA. In un clima come questo si tratta pur sempre di una buona notizia per Huawei.
Ma che succederà in questi tre mesi? In parole povere ciò si traduce nella ricezione degli aggiornamenti Android su tutti gli smartphone Huawei attualmente in circolazione sul territorio. Rimane, però, il divieto di utilizzare componenti americane per la produzione di nuovi prodotti. Ciò significa che i cinesi non potranno lanciare nuovi smartphone senza che questi siano stati certificati da Google al fine di poterne utilizzare i servizi.
Dal momento che Android Q arriverà presto sul mercato, il mondo intero si chiede in questo momento se 90 giorni saranno sufficienti ad Huawei per ricevere gli aggiornamenti all’ultimo SO di Google. E gli smartphone imminenti? Sembra quasi certo che queste limitazioni non riguarderanno né il lancio di Honor 20 e 20 Pro che si svolgerà in queste ore, né quello del Mate X in arrivo a breve.
Questi dispositivi, infatti, dovrebbero essere già stati certificati da Google prima dello “scoppio” di questa bomba. Per quanto riguarda i device che Huawei aveva in programma nei prossimi mesi, invece, potrebbero esserci seri problemi se non si giunge a un accordo. Non rimane, a questo punto, che attendere il 19 agosto 2019, data in cui finirà questa proroga. Chissà che nel frattempo le cose tra la Cina e gli Stati Uniti si sistemino e che anche questo grande problema trovi la giusta soluzione. Vi terremo aggiornati!
fonte: Reuters