Partito con i riflettori un pò bassi, nel corso degli anni Honor è riuscito ad uscire dall’etichetta di semplice sub-brand di Huawei, allargando la sua popolarità grazie anche alla realizzazione di dispositivi molto apprezzati dagli utenti. Come avviene nella maggior parte delle aziende principali che operano nel settore degli smartphone mobile, anche Honor tende a dividere i suoi telefoni in “serie”, affibbiando ad ognuna un tratto distintivo (molto spesso una lettera, ndr).
Nei giorni scorsi sono stati presentati due nuovi e importanti modelli della società di Shenzhen, ovvero Honor 9X e 9X Pro. Oltre a svelare ogni dettaglio di questi due device, il presidente Zhao Ming ha approfittato dell’evento anche per chiarire il significato delle lettere che caratterizzano le serie Honor, che ad oggi sono 4 in tutto. La serie M, come spiegato da Ming, è quella dove l’azienda “sperimenta” le tecnologie, mentre la serie V è quella destinata alle ultime innovazioni in assoluto, ad esempio il 5G.
Per quanto riguarda invece le “tendenze” tecnologiche, ecco che Honor privilegia in tal senso la serie N, che viene denominata anche “Digital Line” e dove rientrano dispositivi come Honor 20 e 20 Pro. Infine, Zhao Ming ha precisato che la serie X è quella dei dispositivi di fascia medio-alta, venduti ad un prezzo più che accessibile (sempre intorno ai 250/260 euro). Pare invece che l’azienda abbia deciso di fare una pausa con le serie Note e Max che comprendono i phablet più grandi.