L’intelligenza artificiale migliora la lotta all’evasione fiscale in Italia

L’aumento della potenza di calcolo dei sistemi informatici e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sta per aiutare il Fisco italiano a stanare molto più facilmente gli evasori fiscali. Il Risparmiometro è entrato in azione proprio in questi giorni ed invierà un avviso al Fisco nel caso rileverà una differenza tra entrate e uscite superiore al 20% per l’avvio di controlli successivamente.

Ciò è possibile grazie al fatto che l’intelligenza artificiale riesce a servirsi di una maggiore potenza di calcolo ma anche alle nuove disposizioni dell’Anagrafe Tributaria che adesso induce banche e operatori finanziari a dare al Fisco diverse informazioni. Stiamo parlando dei saldi dei conti correnti dei cittadini, delle operazioni effettuate allo sportello oppure anche online. Le informazioni raccolte e fornite al Fisco dall’Anagrafe Tributaria riguardano 75 milioni di conti correnti, 115 milioni di carte di credito, 21 milioni di gestioni patrimoniali ed altro: l’ammontare complessivo di rapporti finanziari ammonta quindi a 670 milioni.

E tutto ciò non riguarda solo l’ultimo anno ma anche quelli precedenti. L’intelligenza artificiale ha già iniziato a verificare i correntisti di Bnl e Intesa Sanpaolo, mentre successivamente arriveranno anche Unicredit e altri istituti bancari. Verranno analizzate tutte le transazioni con importo superiore ai 5000 euro: versamenti, prelievi e bonifici. Inoltre l’intelligenza artificiale analizzerà i dati sugli acquisti di auto, moto, immobili, imbarcazioni e perfino il trasferimento di denaro su conti esteri. Sarà quindi sempre più difficile evadere il Fisco.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!