Nonostante i gravi precedenti come lo scandalo di Cambridge Analytica che è diventato il simbolo della violazione della privacy da parte dei colossi del web, Facebook avrebbe nuovamente messo a rischio la sicurezza degli utenti sul suo social network. Stando a una nuova pubblicazione di Bloomberg, l’azienda ha pagato centinaia di impiegati esterni per trascrivere i messaggi vocali inviati sulla piattaforma di messaggistica Messenger.
Gli impiegati hanno ammesso di aver ascoltato le registrazioni mandate dagli utenti, alcune anche con dei contenuti volgari, ma non sanno il motivo per cui il colosso di Mark Zuckerberg ha chiesto loro di trascrivere le conversazioni. Facebook ha già confermato l’accaduto dichiarando di aver smesso di trascrivere i messaggi audio più di una settimana fa. L’azienda ha anche affermato che il motivo per la trascrizione dei messaggi era controllare se l’intelligenza artificiale di Facebook fosse in grado di interpretare correttamente gli input vocali degli utenti.
La scoperta arriva proprio dopo che Mark Zuckerberg ha negato davanti al congresso statunitense di raccogliere le note audio degli utenti per mostrare pubblicità mirata o modificare il contenuto del feed notizie. C’è comunque da specificare che Facebook accede a quanto catturato dai microfoni degli utenti solamente se è stata fornita da questi ultimi l’autorizzazione di accesso al microfono all’interno dell’applicazione e se viene avviata una registrazione da Messenger.