Per la tristezza di tanti detrattori che stanno protestando a gran voce in quest’ultimo periodo, stando alle ultimissime dichiarazioni dei funzionari della Federal Communications Commission (FCC), il 5G è sicuro e non fa male alla salute. Le dichiarazioni sono arrivate all’interno di una call con dei giornalisti, in cui i suddetti funzionari hanno spiegato che non c’è alcun segno che le onde radio emesse dalle reti 5G siano meno sicure rispetto a quelle impiegate per gli standard 3G e 4G.
Il presidente della FCC Ajit Pai ha affermato che non c’è bisogno di cambiare le norme che regolano le emissioni radio e si è limitato a suggerire solo delle piccole modifiche al criterio con cui la FCC determina se le emissioni sono sicure o meno, giusto per rendere le regole più omogenee. Stando alla Commissione, anche se il 5G si serve di frequenze più alte se comparate al 4G, si tratta comunque di radiazioni non ionizzanti, ossia che non sono in grado di danneggiare il DNA dell’uomo.
Cosa ne pensa l’Istituto Superiore di Sanità sul 5G
Oltre alle conferme della FCC, è da poco stato diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) italiano un rapporto sui rischi di cancro derivanti dall’uso del cellulare altrettanto rassicurante in merito alle reti di quinta generazione. Stando al rapporto al momento “non è possibile prevedere i livelli ambientali di radiofrequenze associati allo sviluppo di Internet delle Cose con il 5G“, ma non ci sarebbe da preoccuparsi.
Le emittenti aumenteranno, ma avranno potenze medie inferiori a quelle degli impianti attuali e la rapida variazione temporale dei segnali dovuta all’irradiazione indirizzabile verso l’utente (beam-forming) comporterà un’ulteriore riduzione dei livelli medi di campo nelle aree circostanti.
Il rapporto evidenzia anche come negli studi effettuati non sia stata trovata correlazione tra l’uso dei cellulari e il rischio di tumori: c’è solamente qualche incertezza rispetto ai tumori intracranici a più lenta crescita e sugli effetti a lungo andare dell’uso del cellulare cominciato nell’infanzia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità è attualmente al lavoro sulla preparazione di un aggiornamento della valutazione di ogni singolo rischio per la salute derivante da esposizione a radiofrequenze.
fonte: The Verge