Le tecnologie 5G di Huawei potrebbero essere vendute ad un acquirente occidentale. E’ quanto emerso negli ultimi giorni sul web, in particolare dopo l’intervista rilasciata dal fondatore e presidente dell’azienda di Shenzhen, Ren Zhengfei. Le parole di Zhengfei, riportate dal settimanale The Economist, si riferiscono proprio ad una cessione da parte di Huawei di un intero pacchetto che includerebbe l’accesso a licenze, brevetti e tutto ciò che fa riferimento alla produzione.
L’acquirente sarebbe autorizzato a modificare il codice sorgente e fornire a Huawei le giuste dritte per arrivare ad un adeguato piano di sviluppo. Quella del colosso asiatico è anche una mossa volta a sgombrare una volta per tutte il campo da sospetti sul suo comportamento, in particolare sulle accuse mosse dagli Stati Uniti su questioni legate alla sicurezza. Una situazione che ha portato anche al “ban” imposto dall’amministrazione Trump e alla conseguente revoca della licenza da parte di Google.
Come spiegato da Zhengfei, per sopravvivere c’è bisogno di “una distribuzione equilibrata degli interessi”. Ma chi potrebbe accettare la gentile “offerta” di Huawei? L’impressione degli esperti del settore è che potrebbe trattarsi di un’azienda “piccola”, oppure di un consorzio di aziende. Colossi del calibro di Ericsson e Nokia non sono nelle previsioni. Resta comunque aperta la questione riguardante il luogo di produzione, che ad oggi è ancora la Cina.
Fonte: The Economist