Il ban imposto dagli USA a Huawei sta portando progressivamente i grandi colossi cinesi della telefonia a prendere le distanze anche da Google. Le ultime news riguardano non solo la suddetta casa cinese, ma anche OPPO: entrambe le case produttrici stanno investendo tantissimo per sviluppare i propri ecosistemi software al fine di non essere vincolati a Google per la fornitura dei servizi importanti sui dispositivi Android.
Tutte e due le case produttrici avrebbero dato il via a una campagna di finanziamenti agli sviluppatori indiani al fine di creare una piattaforma di servizi destinati ai dispositivi mobili che affonda le sue radici proprio in India. L’obiettivo è il lancio dei Huawei Mobile Services, un’alternativa ai Google Media Services che serviranno per fornire agli utenti tutto ciò di cui hanno bisogno anche se il ban degli USA, alla scadenza della proroga (26 Febbraio 2020), dovesse risultare effettivo su tutti i fronti.
Stando al CEO della divisione Consumer Business di Huawei i servizi più importanti tra cui quelli di pagamento, messaggistica e navigazione sono quasi pronti. L’azienda sta investendo fino a 17.000 dollari per ogni sviluppatore al fine di incentivare l’integrazione delle app nella nuova piattaforma, per un investimento totale di circa 1 miliardo di dollari.
OPPO avrebbe invece investito 140 milioni di dollari che servono invece a sviluppare un nuovo ecosistema di servizi software compatibili con la ColorOS 7. Tornando ai Huawei Mobile Services, è stata rilasciata la quarta beta che migliora le funzionalità dei sistemi di pagamento, pubblicità, servizi di smart learning, sicurezza, notifiche e comunicazione.
fonte: Economictimes