Gli smartphone del futuro potrebbero essere dotati di una tecnologia per lo schermo davvero sensazionale. L’ultima scoperta proviene dalla RMIT (Royal Melbourne Institute of Technology) University, e consiste in un materiale dalla strepitosa flessibilità e incredibilmente sottile da essere stampato praticamente come un comune quotidiano cartaceo. I materiali attuali vengono compattati grazie all’utilizzo della chimica dei metalli liquidi.
In sostanza, la struttura passa dall’essere tridimensionale al bidimensionale, diventando così 100 volte più sottile rispetto a quelle che vediamo oggi nei vari smartphone. Il materiale, grazie a queste proprietà, può quindi essere prodotto in rotoli, esattamente come avviene con i giornali. Va da sè che il processo di realizzazione sarà caratterizzato da una maggiore efficienza e avrà dei costi di produzione per gli smartphone anche molto più bassi rispetto a quelli delle tecniche odierne.
Ma l’innovazione dell’Università australiana consente anche agli schermi di ottenere una maggiore trasparenza e anche di una minore quantità di energia per funzionare: il risparmio, secondo la RMIT, si aggira intorno al 10%. La lega di iridio-stagno viene fatta riscaldare fino a 200 gradi, in modo tale da farla diventare liquida per poi depositarla su una superficie, formando così dei fogli di ossido di iridio-stagno estremamente sottili e differenti rispetto allo stato solido. La domanda per il brevetto è già stata depositata.
Fonte: Eurekalert