Tra smartphone e tumori nessuna correlazione: parola di OMS e IARC

Usare lo smartphone può provocare il cancro? E’ una domanda che fin dall’esistenza di questi dispositivi in molti si sono posti, ma a cui la scienza ha sempre fatto fatica a dare risposte. Secondo una sentenza della Corte d’Appello di Torino c’è una correlazione tra l’uso del cellulare per tanto tempo durante la giornata e l’insorgenza dei tumori. Sulle cavie da laboratorio oggetto di alcune ricerche è stato perfino registrato un aumento di glioblastomi e tumori delle cellule di Schwann dopo l’esposizione prolungata a bande 3G e da 900 MHz.

Ma adesso ad esprimersi sulla materia sono state l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro). In occasione del rilascio del World Cancer Report 2020, gli enti hanno dichiarato che non c’è alcuna correlazione tra l’esposizione alle radiofrequenze che servono per la ricezione del segnale da parte degli smartphone e i tumori.

Le ricerche non hanno registrato l’insorgenza delle patologie dopo esposizione ai campi elettromagnetici. Stando a OMS e IARC, il numero di tumori registrati ultimamente non è da attribuire alle radiofrequenze come quelle degli smartphone, ma al miglioramento degli strumenti di rilevazione che sono attualmente più sensibili e veloci nella rilevazione. La maggior parte della ricerca epidemiologica non contempla la cancerogenicità dei campi elettromagnetici a radiofrequenza.

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Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!