Come ampiamente previsto, la velocità della rete 4G si è abbassata a vista d’occhio. Sono in molti a lamentare problemi con le reti internet di quarta generazione, specialmente coloro che devono dedicarsi allo smart working o alla didattica a distanza. Una situazione che non sorprende, dato che l’obbligo di rimanere a casa non poteva che aumentare il flusso di utenti sul web: di conseguenza, la “saturazione” della rete è un fatto da tenere in assoluta considerazione.
Evitare la congestione è un obiettivo che si è posta anche l’Unione Europea, che ha chiesto ad alcune delle più importanti piattaforme di ridurre il loro utilizzo della banda internet. Netflix e YouTube, ad esempio, hanno deciso di abbassare la qualità dei video, e lo stesso ha fatto Facebook un paio di giorni dopo. Anche per questo, come rilevato da OpenSignal, appare piuttosto evidente un netto rallentamento della velocità di download media in 4G nella settimana susseguente al decreto del governo Conte.
Nelle ore notturne la differenza appare davvero minima, mentre durante il giorno si nota chiaramente un divario rispetto alle settimane che hanno preceduto l’emanazione del decreto. Per ovviare a questo problema, gli operatori statunitensi stanno introducendo frequenze aggiuntive che dovrebbero aiutare ad alleggerire la problematica delle reti internet. Vedremo se anche qui da noi verrà fatto altrettanto.
Fonte: OpenSignal