Le polemiche sull’app Immuni, ovvero l’applicazione scelta dal governo per il tracciamento delle persone che hanno avuto contatti con contagiati da coronavirus, hanno portato al lancio di un’app concorrente che sta ottenendo un riscontro elevatissimo tra gli utenti. Stiamo parlando di Sm-Covid-19, un’applicazione completamente “made in Italy” e già disponibile sugli store Android e Apple, tanto che i download negli ultimi giorni sono letteralmente “schizzati”.
Questo perchè l’app cosiddetta “governativa” presenta molti punti oscuri dal punto di vista della privacy. Immuni, così come altre app nei vari Paesi, utilizzerebbe un sistema centralizzato, meno sicuro rispetto al sistema decentralizzato su cui stanno invece lavorando Apple e Google per arrivare ad un proprio strumento di tracciamento contatti. In questa fase di stallo si inserisce Sm-Covid-19, la nuova app progettata dalla software house campana SoftMining.
Stefano Piotto, professore associato dell’Università di Salerno, è uno dei fautori del progetto, ed è lui ad assicurare che l’app garantirà il totale anonimato.
“Abbiamo studiato questa app che utilizza il bluetooth Le, la stessa tecnologia su cui si appoggerà Immuni, e lavora in totale anonimato”, spiega Piotto. “Non è importante chi produca l’app. L’importante è che funzioni bene, che venga scaricata dagli italiani, ovviamente sotto forma volontaria e, soprattutto, che sia interoperativa, cioè che collezioni dati che possano essere messi in condivisione con altre autorità sanitarie mondiali”.
L’app ha partecipato anche al bando governativo che è stato poi vinto da Immuni. E’ attualmente disponibile al download sul Play Store per tutti i dispositivi Android. E come le altre applicazioni di contact tracing si basa principalmente sulla tecnologia Bluetooth, anche se offre comunque la possibilità di attivare la geolocalizzazione per un monitoraggio più accurato.