Il contact tracing è stato uno dei mezzi più efficaci per contenere la pandemia di coronavirus nei Paesi asiatici, ma chi vuole adottare questa pratica in Europa non ha affatto vita facile per via delle normative molto più stringenti sulla privacy in vigore nell’Unione Europea. Ma adesso un’organizzazione sta lavorando per portare il proximity tracing anche nel vecchio continente per tracciare l’epidemia di COVID-19 nel modo più efficace possibile.
Ci stiamo riferendo all’organizzazione svizzera PEPP-PT (Pan-European Privacy-Preserving Proximity Tracing), che sta lavorando a delle tecnologie di contact tracing per tracciare le persone nel rispetto delle norme sulla privacy e del GDPR. Il progetto si baserà sull’anonimato dei dati e sulla volontarietà: saranno queste le armi che gli permetteranno di essere conforme alle normative. Verrà sviluppata un’app in grado di usare il ping del Bluetooth per raccogliere i dati in modo anonimo, salvandoli temporaneamente nella memoria dello smartphone.
L’app per il contact tracing si occuperà di avvisare tramite una notifica tutte le persone che sono state vicine a chi è positivo al tampone, e potranno auto-isolarsi per contenere la diffusione. Il primo Paese europeo che utilizzerà il sistema sarà la Germania, che attualmente si trova nella top 5 delle nazioni con più contagi coronavirus al mondo, anche se è dopo l’Italia.
via: CNET