Quest’anno il malcontento dei fan di Samsung contro la decisione di dotare i propri top di gamma europei dei processori proprietari Exynos invece che dei Qualcomm Snapdragon presenti sulle versioni americane si è fatto sentire più del solito. In molti non possono proprio accettare che i Galaxy S20 in Europa montino un processore Exynos 990 invece dello Snapdragon 865, che è considerato un SoC più potente. Ma è la verità?
A far luce su ciò ci ha pensato AnTuTu, una delle più famose piattaforme di benchmark. Dopo aver effettuato dei test sulle due varianti di Samsung Galaxy S20, AnTuTu è arrivata alla conclusione che Exynos 990 ha una CPU del 6% inferiore a quella di Qualcomm Snapdragon 865. La GPU è più o meno allo stesso livello, mentre Snapdragon 865 è avvantaggiato nella user experience e nella gestione della memoria. Snapdragon 865 risulta quindi superiore, ma solo marginalmente. I test non tengono inoltre in considerazione l’autonomia.
Nel frattempo Qualcomm ha voluto rispondere alle dichiarazioni di MediaTek che, accusata di manipolare i benchmark, ha dichiarato che “anche altri produttori lo fanno“. Qualcomm ha dichiarato che non adotta la pratica del whitelisting per la quale è stata accusata MediaTek con i suoi processori per dispositivi mobili. Per chi non lo sapesse, il whitelisting è quella pratica con la quale un chipmaker può far riconoscere allo smartphone quando è in esecuzione una determinata app ed aumentare artificialmente le sue prestazioni: può essere usata per ottenere punteggi più alti sui benchmark.
Fonte: Android Authority