Twitter smentisce Trump che va su tutte le furie: “Potremmo chiuderlo”

Il “fact-checking” di Twitter ha mandato su tutte le furie il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il popolare social network, esattamente come già fatto da Facebook, ha avviato da tempo un approccio volto a far sì che sulla propria piattaforma non circolino notizie false o comunque parzialmente distorte, specialmente se a farle veicolare sono i politici. L’ultimo in ordine di tempo ad essere interessato da questo “fact-checking” è addirittura il presidente USA.

Il tycoon, che tende ad usare molto spesso Twitter, aveva pubblicato un tweet dove affermava che il voto per corrispondenza in alcuni Stati americani (un’ipotesi a cui si sta ragionando in vista delle elezioni presidenziali 2020, ndr) avrebbe portato certamente a brogli elettorali. “Non c’è alcuna speranza che le votazioni per posta non siano una sostanziale truffa”, aveva scritto Trump nel suo tweet.

Posizione che è stata subito etichettata come priva di fondamento da parte di Twitter, che ha invitato gli utenti a leggere l’approfondimento della notizia cliccando sul link posizionato subito dopo il messaggio di Donald. “Queste affermazioni sono prive di fondamento secondo la CNN, il Washington Post e altri”, ha aggiunto il social, facendo infuriare il presidente USA, che è arrivato a minacciare la “chiusura dei social”.

Per Trump, le piattaforme dei social media “mettono completamente a tacere le voci dei conservatori. Faremo dei regolamenti oppure li chiuderemo perché non possiamo permettere che ciò accada”. Le azioni di Twitter e del presidente USA hanno spaccato in due la popolazione, tra chi è contro allo strapotere dei social network e chi ritiene che Donald Trump voglia sindacare troppo ed abbia un approccio fin troppo dittatoriale. Da che parte? Ritenete che il poter dei social network vada limitato o che il presidente si stia spingendo troppo oltre?

Fonte

Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.