Si può portare a riparare un iPhone anche in un centro che non sia Apple? La risposta presto sarà sì, anche se finora la possibilità era garantita negli Stati Uniti ma non altrove. Tuttavia, visti gli ottimi riscontri ricevuti, l’azienda di Cupertino ha deciso di estendere questa modalità anche in Canada e in Europa. Si tratta di una vera e propria “svolta” per gli utenti europei, compresi quelli italiani, che potranno quindi rivolgersi a centri di assistenza terzi per le riparazioni autorizzate da Apple sui melafonini.
Il lavoro di riparazione degli iPhone verrà svolto esattamente nello stesso modo dei centri Apple, dato che i riparatori certificati dispongono degli stessi attrezzi e delle parti di ricambio per i dispositivi della mela morsicata, oltre che dei manuali originali. La crescita di questo programma negli Stati Uniti è evidenziata dai numeri: dai primi 140 rivenditori si è passati rapidamente a 700. Per presentare domanda, come chiarito nella pagina dedicata sul sito ufficiale, è sufficiente compilare il modulo dove si manifesta l’interesse a prendere parte all’Independent Repair Provider Program.
Al programma aderiscono ora 700 rivenditori negli USA, molti di più dei 140 iniziali, ma non è tutto: ora i centri possono richiedere la certificazione di Apple anche in Italia. Passerà quindi poco tempo affinchè tutti gli italiani avranno la possibilità di riparare il proprio smartphone da terzi senza perdere la garanzia. Un cambio di passo notevole da parte di Apple, che fino a poco tempo fa veniva sostanzialmente accusata di mettere i bastoni tra le ruote ai riparatori terzi, ad esempio con il messaggio “Batteria non riconosciuta” quando veniva applicata sull’iPhone una nuova batteria.