Come funziona il sistema messo a punto da Google su Android per rilevare i terremoti e avvisare la popolazione del pericolo? L’occasione migliore per testare la validità del progetto di Big G si è verificata proprio due giorni fa, alle 6:38 del 19 settembre, quando un sisma di 4.5 gradi ha scosso il sud della California senza provocare danni. Dave Burke, VP Engineering di Google, ha pubblicato su Twitter la rilevazione del terremoto sugli smartphone di coloro che risiedono nell’area colpita dallo scuotimento sismico.
Il sistema che sfrutta i dispositivi Android per rilevare i terremoti annunciato durante il mese di Agosto ha dimostrato una certa efficacia, anche se ovviamente dovrà essere migliorato e sistemato per poter arrivare a rappresentare quel modello che ha in mente Google. Nel video si vede proprio la mappa relativa all’evento sismico, con i punti gialli che rappresentano le onde P (ossia quelle primarie) mentre i punti rossi le onde S (secondarie).
Per farla breve, il gigante di Mountain View ha fatto diventare gli smartphone Android dei “sismografi portatili”, servendosi dell’accelerometro e del giroscopio che sono sensori che si trovano praticamente su tutti i dispositivi. Ma quando sarà possibile avere questo strumento in tutto il mondo? Per ora Google non ha fornito indicazioni in tal senso, anche se l’obiettivo è promuovere il sistema in più aree per avvisare sempre più utenti del pericolo: un’informazione tempestiva può fare la differenza.