Che l’avvento di internet e dei suoi benefici avrebbe cambiato il volto del mondo lo sapevamo già da tempo. Sin dagli anni Novanta se ne parla e l’argomento è diventato sempre più scottante con il passare del tempo. Ciò che il web ha rappresentato per la società attuale è talmente importante che è nato il cosiddetto “divario digitale” a cui, però, il Governo pare voler dare un freno. Come? Dopo il bonus PC, anche con l’introduzione di uno “smartphone di cittadinanza”. Dopo il reddito omonimo, quindi, ecco all’orizzonte una nuova possibilità. Ma di cosa si tratta? Vediamolo.
Legge di Bilancio 2021 contro il divario digitale
Tra i tanti aspetti che la Legge di Bilancio 2021 prevede c’è anche quella inerente il cosiddetto divario digitale. In base a quanto previsto dall’articolo 105 bis, infatti, è previsto il cosiddetto “kit di digitalizzazione”, dedicato a tutti coloro che rispettano i requisiti richiesti e che vedremo a breve. Dopo altre “agevolazioni”, tra cui ricordiamo, ad esempio, il bonus TV, il Governo ha pensato di ridurre questo divario digitale.
L’intento è quello di permettere a chi non può di avere un dispositivo mobile dotato di una connessione ad internet con cui poter leggere le notizie di due quotidiani online senza pagare alcunché. Lo smartphone in questione, dai più noto, ormai, come smartphone di cittadinanza, verra fornito ai richiedenti in comodato d’uso completamente gratuito e per la durata di un anno.
I requisiti per avere lo smartphone gratis
Per poter richiedere lo smartphone di cittadinanza comprensivo di tutti i servizi citati, è indispensabile possedere alcuni requisiti. Questi, come avvenuto per altri tipi di bonus, si basano tutti sull’indicatore ISEE dei vari nuclei familiari. Ma quali sono le condizioni da cui non si può prescindere?
- Reddito ISEE non superiore ai 20 mila euro;
- Non essere titolari di abbonamento ad internet o di abbonamento di telefonia mobile;
- Essere titolari di SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).
All’interno di ogni nucleo familiare, lo smartphone che mira ad eliminare il divario digitale potrà essere concesso ad un solo soggetto ma ciò non esclude, naturalmente, che tutti i componenti possano usufruirne tranquillamente. Attualmente non si sa ancora molto sulle modalità in cui questo beneficio verrà concesso. Nessuna idea, infatti, su chi erogherà il bonus in questione anche se è quasi certo che saranno gli operatori di telefonia mobile a doversene far carico. Non è nemmeno chiaro cosa accadrà al termine dell’anno di comodato d’uso. Si dovrà restituire il dispositivo? Ci sarà la possibilità di riscatto? Ne sapremo di più nelle prossime settimane.