In seguito al “ban” imposto dall’amministrazione Trump e la conseguente revoca della licenza da parte di Google, Huawei ha accelerato il procedimento verso il rilascio di HarmonyOS come nuovo sistema operativo per i suoi smartphone. L’OS è ancora in beta, ma ad un primo sguardo sembrano piuttosto evidenti le somiglianze con Android, nonostante qualche settimana fa Wang Chenglu, Software Chief del gigante di Shenzhen, assicurava che non avremmo assistito ad una copia del robottino verde.
Ma l’indagine di Ron Amadeo di Ars Technica, che è riuscito ad accedere all’SDK di HarmonyOS 2.0, mette in evidenza come il nuovo sistema operativo di Huawei appaia praticamente come un fork di Android, sulla falsariga di quanto accaduto con FireOS di Amazon. L’interfaccia somiglia in tutto e per tutto a quella della EMUI, e non è un caso se in alcune schermate si può leggere la dicitura “Harmony OS System – Version 10”, dove per 10 si intende la decima versione del sistema operativo di Google a cui si ispira appunto il nuovo sistema operativo di Huawei.
Un richiamo ad Android 10 che si nota molto anche nelle applicazioni, nelle funzioni integrate, nel supporto NFC e in molto altro ancora. Per farla breve, non si tratta affatto di “un sistema operativo completamente nuovo”, come invece continua a sostenere l’azienda cinese. L’impressione è che si tratti di un’astuta mossa di marketing, ovvero far credere agli utenti che si tratti di un OS nuovo di zecca quando invece è un Android “mascherato”.