Il 5G si sta ormai estendendo a macchia d’olio, tanto che nel prossimo futuro assisteremo al lancio di moltissimi prodotti caratterizzati da questa connettività che diventerà sempre più presente in Italia. Anche per questo motivo le aziende stanno pian piano abbandonando le tecnologie molto datate, come ad esempio il 3G. Vodafone ha avviato una vera e propria campagna di disattivazione, che serve non solo a concentrarsi sulle strategie del prossimo futuro ma anche ad impattare il meno possibile sugli utenti.
In un primo momento la dismissione era stata rinviata, ma il 25 gennaio Vodafone ha finalmente dato via alla maxi operazione, che dovrebbe essere già conclusa entro il 28 febbraio. Stando ad un documento dell’operatore rosso, aggiornato fino al 14 dicembre (giorno in cui era stata prevista la data del 25 gennaio come “start” della dismissione, ndr), possiamo prendere nota anche della roadmap di Vodafone. Il 25 gennaio è infatti toccato a 583 comuni italiani, mentre nella giornata di oggi, lunedì 1 febbraio, saranno 51 i comuni a dismettere il 3G.
Il prossimo 8 febbraio toccherà ad altri 855 comuni, mentre dal 15 febbraio in poi saranno 931 i comuni che smetteranno di avere il 3G. Per tutti gli altri bisognerà attendere la settimana successiva, ovvero quella che va dal 22 al 28 febbraio 2021. Con questo switch off, l’obiettivo di Vodafone è ovviamente quello di migliorare prima di tutto la rete 4G e di conseguenza anche il 5G. Sono compresi nella disattivazione della vecchia rete anche gli operatori virtuali che si appoggiano a questo gestore per la copertura (come ad esempio Ho. Mobile).
Il gestore rosso diventa quindi il primo operatore italiano a disattivare la connettività di vecchia generazione, ma non dovrebbe passare molto tempo affinchè si accodino anche Tim, WindTre e Iliad. Vi aggiorneremo una volta che ciò accadrà.