Facebook, dopo il colossale attacco hacker che ha compromesso i dati per 37 milioni di utenti in Italia, ha scatenato le polemiche fra milioni di utenti per un messaggio che fa pensare che potrebbe diventare a pagamento in futuro. Tutto è nato da un messaggio che compare su iOS 14.5 e iPadOS 14.5. Gli sviluppatori devono inviarlo per richiedere il consenso esplicito agli utenti per accedere agli Identifier for Advertisers.
Che cos’è? L’IDFA è un numero unico che ha la funzione di identificare l’utente che usa il device, ovviamente in forma anonima, e serve agli sviluppatori per avere traccia dei movimenti che compie l’utilizzatore fra un applicazione e l’altra. Stiamo parlando di un tracciamento esplicito dei dati che deve avere il consenso dell’utente alla prima apertura.
Facebook e Instagram hanno chiarito nella policy dell’IDFA le motivazioni alla base del tracciamento dei dati: a fini commerciali, per personalizzare le inserzioni pubblicitarie da fornire all’utente, mantenere i social gratuiti, permettere alle aziende che fanno advertising, di poter raggiungere i clienti meglio profilati in base ai loro comportamenti.
Gli utenti sono spaventati da quell’esplicitazione di Facebook e Instagram: per riuscire a mantenere i social gratuiti, gli utilizzatori devono cedere i propri dati con IDFA. E se non lo facessero? In quel caso i due maggiori social sul mercato diverrebbero a pagamento? Per ora restano solo delle supposizioni, specialmente perchè è possibile guadagnare rivendendo i dati anche senza IDFA, tuttavia ciò non toglie che in futuro tutto potrebbe cambiare.