Il momento è difficile un po’ per tutti i produttori di smartphone, ma Huawei sembra essere l’azienda più in crisi e potrebbe presto iniziare un lento cammino verso la dipartita dal mercato degli smartphone. Dopo l’ormai celebre “ban” inflitto dalla precedente amministrazione Trump (finora mantenuto dal nuovo presidente Biden), che ha portato alla revoca della licenza da parte di Google, il colosso di Shenzhen ha dovuto affrontare anche le conseguenze dell’emergenza sanitaria.
La società sta facendo sempre più fatica ad accedere ai componenti necessari per realizzare top di gamma e anche dispositivi low cost, non solo per i rapporti compromessi con le aziende americane ma anche a causa delle restrizioni sul 5G. Lo rivela il CEO del settore consumer di Huawei, Yu Chengdong, che non usa giri di parole e sottolinea come la società cinese stia solamente “cercando di sopravvivere” nel settore. Secondo Chengdong, mancherebbero moltissimi smartphone Huawei anche nei negozi della Cina, a dimostrazione di come il brand sia in forte sofferenza.
Chiaramente dalle parti di Shenzhen sperano di poter risalire la china con la serie P50, smartphone che dovrebbero verranno ufficializzati in tempi brevi. Si tratta ovviamente di terminali “premium”, che funzioneranno con il nuovo sistema operativo HarmonyOS 2.0, realizzato proprio da Huawei per “staccarsi” definitivamente da Google e Android. Non è chiaro se basterà il P50 per tirare su l’azienda, dato che il mercato di fascia alta vede il dominio di Apple in Cina.