La pandemia di Covid-19 ha creato senza dubbio dei problemi di varia natura anche al settore tecnologico. Tuttavia, c’è un mercato che sembra aver tratto solo giovamento da questo periodo molto particolare. Stiamo parlando dei tablet, dispositivi che fino al mese di marzo 2020 sembravano ormai destinati ad un tunnel senza uscita e che invece ora hanno riacquistato un’importanza notevole.
Ma cosa ha comportato questo ritorno di interesse per i tablet? Come noto, la pandemia ha inevitabilmente aumentato a dismisura la necessità di lavorare da casa (lo smart working, ndr) e anche la didattica a distanza. Inoltre, il distanziamento sociale ha portato sempre più persone ad utilizzare il web e le app, anche per scambiare due chiacchiere con amici e parenti, vedere film o divertirsi con qualche gioco.
Nel primo trimestre del 2021 tutti i produttori principali hanno visto un’impennata nelle vendite dei tablet. Samsung e Apple hanno registrato una crescita che si aggira addirittura intorno al 75%, mentre per il secondo trimestre consecutivo le spedizioni di Lenovo sono state più del doppio. Importante anche la crescita di Amazon, che può rallegrarsi per un soddisfacente +37%. Flessibilità e produttività hanno permesso ai tablet di tornare a dei livelli che non si vedevano ormai da ben otto anni.
A trainare il settore c’è Apple con i suoi iPad, seguita da Samsung, Amazon, Lenovo e Huawei con i loro modelli Android. In quanto ai sistemi operativi, Android è il più gettonato, seguito in ordine di importanza da iOS/iPadOS, Windows 10 e Chrome OS.