L’80% del flusso illegale di IPTV in Italia è andato. Questo è il risultato dell’ultima maxi operazione della Polizia postale, grazie alla quale sono stati oscurati 1,5 milioni di abbonamenti e molti pirati sono rimasti a bocca asciutta. L’operazione prende il nome di Black Out e si è conclusa con 45 persone indagate per gravi reati: associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo al sistema informatico, frode informatica e riproduzione e diffusione di opera di ingegno.
L’operazione Black Out della Polizia Postale ha messo fine ad un business da milioni di euro che ha avuto come vittime specialmente i principali colossi dei servizi di streaming video. Stiamo parlando ad esempio di Sky, Netflix, Dazn e Mediaset. Si trattava di un’organizzazione con una struttura piramidale che provvedeva all’acquisto legale dei contenuti, la loro trasformazione in dati informatici e la loro diffusione tramite flussi audio/video attraverso rivenditori e utenti finali.
Tra i centri principali della rete si annovera Messina, in cui era situata una centrale che gestiva l’80% del flusso illegale IPTV in Italia. Gli introiti stimati da parte della rete di IPTV illegale ammontano a circa 15 milioni di euro al mese, con gli utenti che pagavano abbonamenti da 10 euro al mese. Tra le altre città in cui sono avvenute le perquisizioni ci sono anche Roma, Napoli e Milano.