Il terrorismo fa proseliti online da tempo, e i social network sono accusati di utilizzare “armi spuntate” per combattere questo fenomeno. Ma l’Unione Europea ha deciso di intervenire pesantemente. Due anni fa c’è stata la proposta, approvata al Parlamento Europeo, per la rimozione dei contenuti terroristici entro un’ora. L’anno scorso è stato approvato un nuovo regolamento in materia; ora c’è l’approvazione al Parlamento Europeo di misure più stringenti.
Lo scopo è sempre lo stesso: eliminare il terrorismo online attraverso la rimozione dei suoi messaggi di propaganda online, in breve tempo. Prima si agisce, meno proseliti si fanno, ma in un mondo come quello del web, bastano pochi minuti e il messaggio è già arrivato a milioni di persone.
Le nuove regole sul terrorismo andranno a colpire ovunque: dirette streaming, contenuti audio e video, testi, immagini, materiale informativo per la creazione di ordigni esplosivi e l’uso di armi a fini terroristici. L’Unione Europea individua in ogni stato membro delle autorità che si occuperanno di ordinare la rimozione dei contenuti alle piattaforme, le quali avranno solo 1 ora di tempo per eseguire.
In caso di reiterate mancanze arrivano le sanzioni che arrivano a decurtare il 4% del fatturato del prestatore di servizi. Tuttavia non c’è obbligo di monitoraggio e rimozione dei contenuti preventiva da parte dei siti di hosting. In caso di contenuti a fini educativi, giornalistici, di sensibilizzazione dell’opinione pubblica o di ricerca, queste norme non sono applicate.
La nuova legge sarà in vigore a partire dal 2022, ossia 21 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’UE, mentre si applicherà 12 mesi dopo l’entrata in vigore.