Anche Verizon è costretta a fare i conti con il bilancio, che impone delle scelte dolorose ma indispensabili. L’operatore telefonico statunitense ha infatti annunciato di aver venduto Verizon Media alla società di private equity Apollo Global Management. L’operazione ha permesso al celebre gestore di intascare qualcosa come 5 miliardi di dollari, pur mantenendo un 10% nella società, che continuerà a chiamarsi Yahoo fino a che la transazione non verrà completata (quasi certamente entro la prima metà del 2021).
Verizon Media, come noto, gestisce proprio il celebre marchio ma anche altre aziende attive nel settore della pubblicità, come ad esempio AOL che è stato in altri tempi uno dei maggiori colossi del web. Gli utenti complessivi sono circa 900 milioni, e bastano questi numeri a far capire il grosso ridimensionamento dell’operatore USA nel settore. Una scelta, quella di Verizon, dettata dal voler concentrare le risorse fisiche ed economiche sulle reti di telecomunicazione ed in particolare sul 5G, in modo da recuperare terreno.
In questo ultimo anno, anche a causa della pandemia di coronavirus che ha ridotto notevolmente gli introiti pubblicitari, Verizon ha visto scendere il fatturato a 7 miliardi di dollari (-5,6% su base annua). Gli ultimi due trimestri sono andati molto meglio e le prospettive per il futuro tornano ad essere rosee, ma l’azienda ha comunque deciso di ridurre i costi. Dopo la chiusura di Yahoo Answers, oltre ad AOL viene quindi anche venduto il marchio Yahoo incluse le divisioni finanza, mail e così via.