Se c’è un settore in grande ascesa quello è sicuramente il mondo degli NFT. Ma di cosa si tratta esattamente? NFT sta per “Non-Fungible Token”, gettoni non fungibili e quindi non reciprocamente intercambiabili. Proprio questa unicità, validata dalla blockchain, li rende esclusivi e pertanto perfetti per il mondo del collezionismo. Non è un caso se molti brand famosi stanno entrando nel mondo delle opere d’arte digitali: basti pensare alla Juventus, che ha appena lanciato l’asta per il primo storico Juventus NFT. Ora anche il celebre cantante Achille Lauro ha deciso di compiere questo passo.
Il carismatico artista di Verona è diventato così il primo musicista italiano ad usare i “Non-Fungible Token”. Achille Lauro si è avvalso della collaborazione dell’esperto di blockchain e criptovalute Gian Luca Comandini per far sì che il mercato musicale possa giovarsi di forme di business innovative, proprio come gli NFT. Questi gettoni così ricercati vengono troppo spesso considerati negativamente, ma in realtà possono rivelarsi molto importanti per il mondo della musica, specialmente in un’epoca in cui lo streaming ha letteralmente soppiantato le copie fisiche.
D’altronde, non è un caso se di recente la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) ha fatto sapere di aver avviato una collaborazione con la Algorand (ALGO) per realizzare una piattaforma blockchain con l’obiettivo di rendere migliore la gestione del diritto d’autore. Pertanto, il settore musicale e quello della blockchain continuano a fare passi in avanti per conoscersi meglio e collaborare.