Il Green Pass obbligatorio dal prossimo 6 agosto per poter accedere ad una serie di attività – tra cui ristoranti, palestre, stadi, piscine, musei e molto altro ancora – ha scatenato un forte dibattito nel mondo reale e anche sui social network. Per evitare che qualche “furbetto” possa dotarsi di un finto certificato, il Governo ha pensato ad un’applicazione che ha proprio il compito di verificare l’attendibilità e la veridicità della certificazione verde: l’applicazione prende il nome di VerificaC19.
L’app, rilasciata dal Ministero della Salute, ha proprio lo scopo di arginare la realizzazione di Green Pass contraffatti e venduti illegalmente sul web, specialmente sulle varie piattaforme social. L’app VerificaC19 consente ai “verificatori” di accertare che il certificato verde digitale presentato all’ingresso di determinati luoghi sia effettivamente valido e non un “fake”. Con l’app è sufficiente inquadrare il QR Code del Green Pass: in caso di validità, comparirà un segno di spunta verde con i dati personali (nome, cognome e data di nascita), che dovranno essere confermati da un documento di identità. I dati verranno trattati nel rispetto delle normative per la privacy e mai raccolti per altri scopi.
In caso di non validità o certificati scaduti, comparirà invece una X rossa. L’app VerificaC19 può essere scaricata gratuitamente sui vari Store. Va ricordato che per coloro che hanno terminato il ciclo vaccinale il Green Pass è valido 270 giorni (nove mesi) dalla data dell’ultima somministrazione; per i guariti dal Covid-19 il pass è valido 180 giorni (sei mesi), mentre per chi ha effettuato un tampone negativo (molecolare o antigenico) la durata del documento attestante la negatività è di 48 ore. Per chi trasgredisce è prevista una multa da 400 a 1000 euro.