Non è telepatia, bensì i miracoli della tecnologia. Presso l’Università di San Francisco (UCSF) i ricercatori sono riusciti a rendere realtà un impianto cerebrale in grado di permettere alle persone di scrivere col pensiero. L’invenzione arriva da Project Steno, un progetto finanziato niente meno che da Facebook. Lo studio ha consentito a un paziente paralizzato dall’età di 20 anni di scrivere con il pensiero con una precisione del 93% e 18 parole al minuto.
Il sistema è riuscito a riconoscere 50 parole trasformandole in frasi di senso compiuto con una precisione media del 74% e una velocità media di 15 parole al minuto. L’impianto cerebrale consiste in una serie di elettrodi impiantati nel cervello: gli elettrodi raccolgono i segnali elettrici e li elaborano utilizzando un algoritmo di machine learning che effettua la loro trasformazione in parole.
Ciò che è stato possibile raggiungere in California rappresenta la prima volta che un sistema elettronico decodifica l’attività cerebrale in parole di senso compiuto. Un risultato simile ma non identico è stato portato a casa dall’azienda Neuralink di Elon Musk, che è riuscita a consentire ad una scimmia di giocare ai videogiochi col pensiero. La neuroprotesi rappresenta indubbiamente una scoperta entusiasmante che getta le basi per un’ulteriore evoluzione della biotecnologia, specialmente per scopi nobili come aiutare le persone affette da paralisi.