Apple ha assunto una condotta anticoncorrenziale, ed è per questo che la società con sede a Cupertino dovrà necessariamente consentire altre forme di acquisti in-app. E’ quanto stabilito dal giudice distrettuale degli Stati Uniti d’America, Yvonne Gonzalez Rogers, che ha messo finalmente un punto sulla vicenda che vede protagonisti Epic Games e Apple. Per farla breve, la mela morsicata è stata colpita da un’ingiunzione permanente che la obbliga a consentire a tutti gli sviluppatori di indirizzare i propri clienti anche ad altre opzioni di pagamento diverse dal sistema in-app che viene invece proposto dall’azienda californiana.
Pertanto, stando alle leggi sulla concorrenza vigenti in California, la condotta della “Mela” è stata definita anticoncorrenziale. Nonostante ciò, la sentenza del giudice distrettuale precisa che Apple non viene considerata un’azienda monopolista in base alle leggi antitrust federali e statali. Tuttavia, la sentenza stabilisce anche dei risarcimenti importanti in favore di Apple, dato che Epic Games è stata ritenuta colpevole di violazione delle Condizioni d’Utilizzo dell’App Store sulle commissioni per gli acquisti.
Sui 12.167.719 dollari che Epic Games è riuscita ad ottenere tramite Fortnite su iOS nel periodo compreso tra agosto e ottobre 2020, il produttore dovrà risarcire il 30%, a cui dovrà aggiungere un ulteriore 30% delle entrate raccolte dal 1 novembre 2020 fino alla data in cui è stato emesso il verdetto, oltre agli interessi. Nonostante la vittoria, la software house di Fortnite non si ritiene del tutto soddisfatta della sentenza e ha dichiarato di voler fare ricorso.
Fortnite è infatti ancora fuori dall’App Store, la mela può ancora mantenere le attuali commissioni, bloccare il sideload delle applicazioni ed anche evitare di accettare altri negozi digitali. Tim Sweeney non considera questa sentenza una vittoria per sviluppatori e consumatori e l’azienda continuerà a lottare nel nome di una concorrenza leale in termini di metodi di pagamento in-app e negozi digitali. Il gioco tornerà sullo store solo nel momento in cui l’azienda potrà offrire un pagamento in-app in concorrenza leale con il metodo di pagamento di Apple.
Fonte: The Verge