La diffusione ormai dilagante dei Non-Fungible Token, meglio noti come NFT, sta pian piano interessando anche il mondo del calcio. Anzi, in questo caso si parla di fantacalcio, dove per acquistare i giocatori non si usano più i celebri fantamilioni ma proprio gli NFT: per farla breve, i giocatori diventano come degli oggetti, virtuali e unici. Tutto questo sta accadendo nella nostra Serie A? Non ancora, dato che per il momento l’unico campionato ad aver stretto un accordo con Sorare è la Liga spagnola (compresa la seconda divisione, ndr).
Ma cos’è esattamente Sorare? Non è altro che una trasposizione della blockchain nel mondo del calcio, ovvero una piattaforma che mette a disposizione degli utenti oltre 90.000 giocatori provenienti da 160 Paesi diversi. Naturalmente non mancano i calciatori più amati dagli appassionati, molti dei quali appartenenti a club dalla lunga storia che hanno già assicurato la licenza a Sorare per il fantacalcio: basti pensare al Liverpool, ma anche al Paris Saint-Germain, al Bayern Monaco e alla Juventus.
Questo accordo con LaLiga è solo il primo passo, dato che l’obiettivo di Sorare è quello di stringere accordi con tutti i principali campionati calcistici del mondo entro il prossimo anno. La startup, che ha sede in Francia, è finanziata da alcuni giocatori di grande livello, tra cui Piquè del Barcellona, Griezmann dell’Atletico Madrid e l’ex difensore Rio Ferdinand.