Una donna non vedente è riuscita a recuperare la vista di alcune forme geometriche grazie ad un impianto innovativo. Tutto merito di uno studio portato avanti da un gruppo di ricercatori olandesi, spagnoli e statunitensi. La paziente, una donna di 58 anni, ha potuto beneficiare di un array di elettrodi impiantato all’interno della sua corteccia visiva. Proprio questo array funge da stimolo per i neuroni e consente di creare una specie di visione artificiale.
Con la telecamera installata all’interno di un paio di occhiali, anch’essi innovativi, vengono riprese le immagini, osservabili poi dalla 58enne attraverso i fosfeni, vale a dire quei punti bianchi (in alcuni casi anche scintille) che si verificano in alcune situazioni, come ad esempio quando sopraggiungono mal di testa molto forti. Come ha spiegato il professore Eduardo Fernandez, a capo del progetto, con questo impianto va a concretizzarsi il sogno di molti scienziati di trasferire informazioni dal mondo esterno alla corteccia cerebrale di individui privi della vista.
Quali sono i vantaggi pratici? Chiaramente le persone non vedenti potranno riconoscere altre persone presenti all’interno di un determinato ambiente, oppure individuare l’auto, o magari la porta di casa e tanto altro ancora. Sebbene la tecnologia abbia ancora bisogno di numerosi approfondimenti, il passo in avanti è senz’altro significativo. La scoperta apre gli orizzonti ad importanti risvolti che potrebbero arrivare già nei prossimi anni.