Dal 2017 la tassa più odiata dagli italiani è finita addirittura nella bolletta della luce. La misura fu introdotta dall’allora governo Renzi con la legge di Stabilità e da 4 anni obbliga gli italiani a pagare il canone Rai contestualmente alla bolletta elettrica, spalmato in più rate. A distanza di 6 anni dalla sua introduzione nella Legge di stabilità arriva l’abolizione della misura con il canone che verrà finalmente eliminato dalla bolletta.
A portare a questo importante cambiamento è stata la Commissione Europea, che l’ha considerato fondamentale per l’accesso ai fondi Next Generation EU inclusi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza anche noto come Pnrr. Tuttavia l’effettiva rimozione del canone Rai dalla bolletta elettrica arriverà solo a partire dal 2023: nel 2022 la tassa di possesso della TV continuerà infatti ad essere inclusa in tutte le bollette di fornitura elettrica relative alla prima casa.
L’introduzione del canone Rai in bolletta è avvenuta allo scopo di combattere l’evasione fiscale e l’obiettivo è stato raggiunto già nell’anno dell’introduzione con 5,6 milioni di evasori che sono stati portati allo scoperto. Attraverso la misura è stato possibile anche ridurre la quota del canone da 113,50 euro a 90 euro spalmato in 10 rate dall’importo di 9 euro al mese.
Sebbene non sarà più presente in bolletta il canone continuerà ad esserci, ma da pagare in via separata: si tratta quindi solo di uno scorporo dalle bollette e non di un’abolizione definitiva. Non è ancora noto se l’eliminazione della tassa dalla bolletta comporterà un nuovo aumento o se l’importo resterà invariato.