DAZN tira dritto e conferma che dal 2022 la possibilità della doppia utenza all’interno di un singolo abbonamento non verrà più consentita. La Chief Revenue Officer Europe dell’azienda, Veronica Diquattro, ha chiarito anche i motivi in un’intervista appena rilasciata. Secondo la Diquattro, infatti, gli abbonati al servizio di streaming sportivo avrebbero utilizzato la funzionalità “concurrency” in maniera scorretta, ovvero mettendo in vendita una delle due utenze ad altre persone.
La funzionalità nasce invece per consentire di vedere contenuti in contemporanea su più dispositivi. Per questo la piattaforma di streaming ragiona su nuove tipologie di abbonamento, che avranno un prezzo più alto ma che garantiranno maggiori possibilità di scelta agli utenti a cui non basta un’utenza singola. Ad esempio verranno probabilmente proposte forme di sottoscrizione familiare, assieme a quelle individuali, per favorire la visione contemporanea su più dispositivi a patto che siano connessi alla stessa rete Wi-Fi.
La CRO ha poi smentito le voci che parlavano di un’audience per DAZN inferiore alle aspettative, precisando che la piattaforma può contare su un’audience media di 6,5 milioni di spettatori a giornata, con picchi di 7-7,3 milioni nelle giornate con partite di cartello. Per quanto riguarda il prossimo futuro, la Chief Revenue Officer Europe dell’azienda spiega che la società è aperta a tutte le ipotesi e quindi anche ad una possibile acquisizione da parte di Amazon. Inoltre, DAZN è pronta anche a lanciarsi su più fronti, come ad esempio il settore del gaming. E infine nel 2022 verranno messi a disposizione altri servizi come scommesse, merchandising e vendita di biglietti.