Sony ha annunciato una nuova importante evoluzione dal punto di vista fotografico relativamente ai dispositivi mobili. Si tratta di un sensore di immagine per smartphone che lo stesso colosso nipponico definisce come unico al mondo, in quanto è il primo CMOS stacked che può contare su una tecnologia 2-Layer Transistor Pixel. Una scelta decisamente innovativa, quella di Sony, che consente di avere a disposizione un sensore migliorato rispetto a quelli di imaging CMOS che abbiamo visto finora.
La differenza sta nel fatto che i fotodiodi e i transistor dei pixel non sono sullo stesso substrato, bensì su strati separati: una soluzione fin qui inedita. Ma quali vantaggi comporta questa scelta? In questo modo i fotodiodi utilizzeranno il loro strato per la gestione e trasformazione della luce in cariche elettriche: ne consegue un raddoppio del livello relativo al segnale di saturazione e quindi anche un significativo ampliamento della gamma dinamica.
Ma non è l’unico vantaggio, dato che la nuova tecnologia utilizzata da Sony favorisce anche un’importante riduzione del rumore, ed è senz’altro un aspetto di rilievo nelle condizioni di scarsa illuminazione. La bella notizia comunicata ieri dal gigante nipponico è che la soluzione è pensata appositamente per gli smartphone (parliamo infatti di sensori da 108 e 200 MP), anche se non è ancora chiaro quando la vedremo in commercio sui primi camera phone a trarne vantaggio.