Con la crescita inesorabile delle criptovalute emergono inevitabilmente delle falle sul piano legislativo. Una di queste riguarda ciò che accade in caso di decesso del legittimo possessore di Bitcoin e criptovalute, che potrebbe comportare l’impossibilità di accedere al suo wallet perché non si può sapere dove lo stesso abbia conservato la chiave privata del portafoglio. Ecco perché anche in Italia sta per arrivare un’importante novità che prende il nome di Crypto Testamento.
La soluzione, concepita da due avvocati – Rocco Greco, di Montichiari, e Gianluca Bertolini, di Trapani – consentirebbe la gestione del passaggio di proprietà in caso di morte del legittimo proprietario dei token, anche se quest’ultimo non ha provveduto a dichiararne il possesso. Il tutto grazie all’istituzione di una figura chiave come il Crypto Esecutore Testamentario, dotato di opportune competenze tecnico-giuridiche e appartenente all’albo, che funge da garante non solo per chi è chiamato a redigere il testamento, ma anche per gli eredi.
Con il Crypto Testamento si dovrebbe riuscire a risolvere quella che è una vera e propria lacuna legislativa, ovvero il recupero dei token in seguito alla dipartita del proprietario senza che lo stesso abbia informato gli eredi della presenza degli asset digitali. Inoltre, l’idea dei due avvocati consentirebbe anche di affrontare un altro aspetto molto rilevante, vale a dire la distribuzione del tesoro virtuale tra i vari eredi, nel caso ve ne sia più di uno.