Il matrimonio tra Nvidia e ARM non s’ha da fare, né ora né mai. La fusione più chiacchierata dell’intero mondo tecnologico nell’ultimo anno e mezzo è ufficialmente sfumata e l’ha appena confermato il celebre produttore di schede grafiche in persona. Purtroppo Nvidia non è riuscita ad aggirare con successo gli ostacoli normativi che gravitavano attorno a questa operazione dal valore di 66 miliardi di dollari e quindi ha deciso di desistere.
A seguito della decisione il CEO di ARM ha deciso di dimettersi e verrà sostituito da Rene Haas. Nvidia non è stata in grado di convincere i regolatori che l’acquisizione non avrebbe influito sulle licenze libere di ARM, nonostante avesse offerto di stabilire un’entità separata che si sarebbe occupata solo delle licenze per i design dei chip. Come risultato del fallimento SoftBank otterrà una tassa di 1,25 miliardi e sta adesso pianificando di rendere ARM pubblica. Nel frattempo c’è un’altra acquisizione che invece potrebbe andare a buon fine.
Bloomberg ha appena riportato che Iliad avrebbe proposto un’offerta per l’acquisizione della divisione italiana di Vodafone nell’intento di creare un colosso della telefonia con una penetrazione del mercato mobile di circa il 36% e ricavi combinati di quasi 6 miliardi di euro. L’Amministratore Delegato di Iliad aveva precedentemente smentito le voci sulla fusione tra Iliad e Vodafone, ma Bloomberg continua a insistere lasciando intendere che il gestore francese potrebbe avere ancora intenzione di procedere con l’acquisizione.